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Food Jam Session

Il suono nella percezione del cibo

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Un’installazione interattiva ideata da Vincenzo Guarnieri, nell’ambito del Festival Cinemambiente.

Non mangiamo solo con la bocca, gli occhi, il naso e le mani, ma anche con le orecchie.

Se pensiamo ai sensi coinvolti alla nostra alimentazione, l’udito è all’ultimo posto. Eppure le neuroscienze stanno dimostrando che il suono influenza la percezione di ciò che mangiamo, beviamo, prepariamo in cucina e acquistiamo.

Un suono può rendere un piatto più salato senza aggiungere sale o più dolce senza aggiungere zucchero. Possiamo illuderci che un prodotto sia sano per come suona la mentre ne pronunciamo il nome. Queste conoscenze sono preziose per le/gli chef più attente/i o per chi fa neuromarketing. Ma devono essere alla portata di tutte/i.

L’installazione propone un’esperienza sonora performativa che combina alimenti e bevande, volumi e frequenze. Ciascuna persona può posizionarsi davanti a uno spartito e iniziare a improvvisare, variando i suoni a piacere con un semplice gesto. Il risultato è imprevedibile, una sorta di “minestrone sonoro” che può risultare appetitoso, disgustoso, caldo, freddo, dolce, amaro, pesante, leggero…

Autore: Vincenzo Guarnieri
Supervisione scientifica e produzione suoni:
Massimiliano Zampini – Centro Interdipartimentale Mente/Cervello (CIMeC), Università di Trento
Louena Shtrepi, Davide Cetani e Lorenzo Lavagna – Politecnico di Torino
Luisa Torri e Riccardo Migliavada – Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo
Partner di progetto: MUSE – Museo delle Scienze di Trento
Interaction design, allestimento e service: Fabio Lombardo e Rajan Craveri (VI.MA)
Un ringraziamento speciale a Chiara Quartero per il supporto.